Essays "A Note Concerning Francis Picabia," by Harald Szeemann "Imagining Nowhere: Richard Tuttle's 'Monkey's Recovery,'" by Klaus Kertess "Breaking the Contract: A Conversation with Peter Greenaway," by Stuart Morgan "Triple Entendre," a project by General Idea "Enchantment and Revolution - Joan Miró," by Roland Penrose "Jack Goldstein: The Trace of Absence," by Jean Fisher "Vija Celmins: Drawings without Withdrawing," by Kenneth Baker "Susan Sontag's Unguided Tour," by Gary Indiana "'Books': Frederic Tuten on 'Ranxerox,'" by Frederic Tuten "Gulliver Speaks," by Greil Marcus "Forum," by John Howell and Lisa Liebmann. Cramer books n 146.Įncuadernación de tapa blanda. Bibliografia: Mourlot, Joan Miró Litografo, IV, 1969-1972, La Poligrafa S.A., Barcelona, 1982, p. Firmato in basso a destra e numerato in basso a sinistra a matita.
Mirò decide di semplificare le composizioni, sceglie una rappresentazione infantile, disegna degli appunti, come se Ubu facesse parte dei primissimi scarabocchi di Jarry fanciullo. Questi ultimi, così come Mirò, videro in lui lo strumento grottesco e allegro per una critica aspra del potere. Le vicende di Ubu anticipano le tendenze del surrealismo, dada e del teatro dell'assurdo e hanno ispirato diversi artisti come Enrico Baj o Max Ernst. La raccolta rappresenta le avventure del personaggio teatrale Ubu, nato nel 1896 dalla fantasia di Alfred Jarry (Laval 1873 - Parigi 1907) scrittore e drammaturgo eccentrico della Parigi di fine secolo. Pubblicato dall'Editore Tériade a Parigi e stampato da Mourlot. Tiratura di 120 esemplari con numeri arabi e 6 fuori commercio con numerazione romana. Litografia tratta dall'album Ubu en las Baleares (Ubu aux Balèares) composto da ventitré litografie numerate e firmate e sette pagine di testo. Sperimentatore instancabile seppe perfezionare uno stile personale e al tempo stesso universale, unico e riconoscibile, tanto da riuscire a trasmettere a tutti le sue idee e i suoi pensieri. Inizialmente accostato all'avanguardia surrealista se ne distaccò nel 1929 insofferente a un eccessivo schematismo.
Rimase impressionato dall'avanguardia espressionista dei Fauves e dalle tendenza Dada così come dalle pitture rupestri, dall'arte africana e da quella degli artisti nordici. Entrò così in contatto con le opere di moltissimi artisti contemporanei e del passato. Dopo aver lavorato come impiegato si iscrisse a Barcellona prima all'Accademia privata di Francisco Galí (Barcellona 1880 - 1965) e poi alla Libera Accademia del Disegno. Litografia misure: cm 49,5 x 64 Artista emblema della scena artistica novecentesca.
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